Il giudizio e le cicatrici
Oggi una brevissima riflessione perché sono in viaggio
Siamo meravigliosamente bravi a trovare modi con cui infliggerci punizioni senza meritarle.
Ci guardiamo allo specchio e scoviamo i difetti più invisibili del mondo, caratteristiche che nessuno si sognerebbe mai di vedere poiché scarsamente visibili anche al microscopio, e così ci mortifichiamo, ci sminuiamo e soffriamo più del necessario.
La serenità sta nel rendersi conto di quanto poco veniamo giudicati dagli altri, dal momento che tutti sono impegnatissimi ad auto-giudicarsi in continuazione. Io ho delle cicatrici, dovute ad una vecchia malattia di anni e anni fa, e ricordo che per anni ero preoccupatissimo del fatto che qualcuno le vedesse, accorgendosi delle mie debolezze.
E questa era la mia debolezza primaria: iper-giudicarmi per paura di essere “scoperto” (non si sa in quale colpa, peraltro). Il messaggio che vorrei mandare oggi è: ricordati che non sei sempre sotto i riflettori, non sei sotto il costante giudizio di sconosciuti, e se qualcuno ti giudica superficialmente è probabile che il suo giudizio e la sua amicizia abbiano ben poca importanza.
Perdoniamoci le cicatrici, accettiamo i nostri difetti, familiarizziamo con le nostre unicità e forse riusciremo a conquistare noi stessi.